La divina commediaCiardetti, 1830 |
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... testo , e per tutte quelle dichia- razioni che ne rendessero più facile la intelligenza e utilissima la lettura , dovesse riuscire in modo di andare non solamente del pari colle migliori com- parse finora alla luce , ma di meritarsi ben ...
... testo , e per tutte quelle dichia- razioni che ne rendessero più facile la intelligenza e utilissima la lettura , dovesse riuscire in modo di andare non solamente del pari colle migliori com- parse finora alla luce , ma di meritarsi ben ...
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... testo , il quale , a malgrado delle grandi cure degli Accademici della Crusca e di più altri dotti , rimane tuttora difettoso in alcuni luoghi e di assai controversa lezione , il metodo più opportuno e più certo sarebbe stato quello di ...
... testo , il quale , a malgrado delle grandi cure degli Accademici della Crusca e di più altri dotti , rimane tuttora difettoso in alcuni luoghi e di assai controversa lezione , il metodo più opportuno e più certo sarebbe stato quello di ...
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... testo , soccorrerla di utili emenda- zioni , e riprodurla più netta che per noi si potesse dai tipografici errori . Abbiamo pertanto , senza punto esitare , prefe- rita ad ogni altra la Nidobeatina , così denominata perchè pubblicatasi ...
... testo , soccorrerla di utili emenda- zioni , e riprodurla più netta che per noi si potesse dai tipografici errori . Abbiamo pertanto , senza punto esitare , prefe- rita ad ogni altra la Nidobeatina , così denominata perchè pubblicatasi ...
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... testo , al v . 60. del canto II . dell'Inferno , al mondo della Nidobeatina la voce moto della lezione di Crusca , adottata dal Vellutello , se- guita e spiegata sì bene dal Magalotti e dal Poggia- li , e si caldamente sostenuta dal ...
... testo , al v . 60. del canto II . dell'Inferno , al mondo della Nidobeatina la voce moto della lezione di Crusca , adottata dal Vellutello , se- guita e spiegata sì bene dal Magalotti e dal Poggia- li , e si caldamente sostenuta dal ...
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... testo di Crusca notate dallo stesso P. Lombardi , si trassero per noi dalle seguenti edizioni della divina Commedia , cioè da quella procurata dal Poggiali , Livorno 1807 , dal- le due del De - Romanis , Roma 1815-17 e 1820 in corso , e ...
... testo di Crusca notate dallo stesso P. Lombardi , si trassero per noi dalle seguenti edizioni della divina Commedia , cioè da quella procurata dal Poggiali , Livorno 1807 , dal- le due del De - Romanis , Roma 1815-17 e 1820 in corso , e ...
Contents
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Common terms and phrases
Accademici della Crusca adoperato adunque aferesi alcun Alichino antichi apocope appella avea Barbariccia Biagioli Boccaccio bolgia Caet cagione canto catacresi Cerbero ch'è ch'io chè chiosa cielo codd codice colla Comentatori costui cotal credere Daniello Dante demonj detto divina ellissi esempj essendo figliuolo Flegetonte gente Gerione grazia della rima imperocchè Inferno intendi invece l'altre ediz l'altre edizioni Landino latino legge il cod legge il Vat legge l'Ang legge la Nidob legge la Nidobeatina lezione Lombardi Lucifero luogo Maestro MAGALOTTI Malacoda medesimo mente mondo monte morte Nidobeatina occhi parlare parole Partic particella passo perocchè piè Poeta POGGIALI pure Purg ripa scrittori segg senso serpente significa significato sincope spiega Tebe terra Torelli trova vale Vedi il Cinon Vedi il Vocab Vedi il Vocabolario Vellutello Venturi verbo verso vidi Villani Virgilio vizj Vocabolario della Crusca Volpi vuol dire zione כג
Popular passages
Page 115 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid' io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga : Perch...
Page 133 - Lancilotto, come amor lo strinse; soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso: ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 413 - E se non fosse, che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei parole ancor più gravi ; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi. Di voi, pastor, s'accorse il Vangelista, Quando colei, che siede...
Page 287 - Ch' io non posso tacere ; e voi non gravi Perch'io un poco a ragionar m'inveschi. Io son colui che tenni ambo le chiavi Del cuor di Federigo, e che le volsi Serrando e disserrando sì soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi ; Fede portai al glorioso u Tizio, Tanto ch' io ne perdei le vene ei polsi.
Page 72 - Acheronte. Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no 'l mio dir gli fusse grave, 80 Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo, Gridando : Guai a voi, anime prave ! Non isperate mai veder lo Cielo : 85 Io vegno per menarvi all' altra riva, Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo. E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Page 73 - Vuoisi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 366 - Quando a' vapori, e quando al caldo suolo. Non altrimenti fan di state i cani, Or col ceffo, or col piè, quando son morsi O da pulci, o da mosche, o da tafani. Poi che nel viso a certi gli occhi porsi, Ne' quali il doloroso fuoco casca, Non ne conobbi alcun ; ma io m' accorsi Che dal collo a ciascun pendea una tasca.
Page 330 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbi.
Page 361 - Sì cominciò lo mio duca a parlarmi; e accennolle che venisse a proda, vicino al fin de' passeggiati marmi. E quella sozza imagine di froda sen venne, e arrivò la testa e '1 busto; ma 'n su la riva non trasse la coda. La faccia sua era faccia d'uom giusto, tanto benigna avea di fuor la pelle, e d'un serpente tutto l'altro fusto.
Page 20 - Tu se' solo colui, da cu' io tolsi Lo bello stile, che m