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Che fu la mia, quando vidi ch'io era
Nell'aere d'ogni parte, e vidi spenta
Ogni veduta, fuor che della fiera.
Ella sen va notando lenta lenta;

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Ruota, e discende, ma non me n'accorgo,

Se non ch'al viso e di sotto mi venta.

Io sentia già dalla man destra il gorgo

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Far sotto noi un orribile stroscio;
Perchè con gli occhi in giù la testa sporgo.

112 Che, particella che riferiscesi al comparativo maggior, sei versi sopra, e vale di quello che.

115 notando. Questo verso potrebbe leggersi anco così: Ella sen va ruotando lenta lenta; e sarebbe grazioso il ripetere Ruota ec. TORELLI.←

-

116 117 Ruota, e discende, girando si abbassa. - ma non me n'accorgo, Se non ch'al viso e di sotto mi venta, cioè, io non mi accorgeva del ruotare che io faceva, se non per lo vento che mi percoteva il viso, nè mi accorgeva del discendere, se non per il vento che sentiva sotto di noi. DANIELLO. E certamente, essendo al Poeta spenta Ogni veduta, fuor che della fiera, non poteva di cotal ruotare e scendere accorgersi se non dal contrasto dell'aria.

118 119 sentia già dalla man destra il gorgo co. Come per montar sul dorso a Gerione lasciarono i Poeti a sinistra il Flegetonte, sulla sponda del quale camminato avevano, ed avanzaronsi a destra sull'orlo del cerchio [a]; così, inteso che a mano destra girassero anche, da Gerione portati, vien chiaro di conseguenza che, siccome il rotondo lato di quella caverna sempre avevano i Poeti a mano destra, così anche a mano destra sempre incontrassero vicino il Flegetonte, che rascute il medesimo lato cadeva. - sentia il gorgo ec., per sentia l'acqua cadente nel gorgo, ch'è quella profonda fossa che scava ed empie l'acqua che da alto cade.stroscio, strepito che fa l'acqua cadendo.

[a] Vedi il v. 31 del presente canto e la corrispondente nota.

Allor fu'io più timido allo scoscio:
Perocch' io vidi fuochi, e senti' pianti;
Ond' io tremando tutto mi raccoscio.
E vidi poi, che no 'l vedea davanti,
Lo scendere e 'l girar, per li gran
Che s'appressavan da diversi canti.

mali

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121 timido allo scoscio (allo per dello, come adoprasi a per di [a]), timoroso del precipizio.

123 tutto mi raccoseio, cioè tutto mi ristringo e riserro le coscie (per non cader da cavallo). Comento citato nel Vocabolario della Crusca al verbo Raccosciare. - raccoscio, presente, pel preterito raccosciai.

124 al 126 E vidi poi, che no 'l vedea davanti. Così la Nidobeatina non solo (ed il cod. Cass.), ma molti testi e manoscritti [b] e stampati [c]: ed è a questo modo facile la costruzione ed il senso, cioè: e quello scendere e girare, che prima non vedeva, ma solamente pel ventare argomentava, mi si fece dipoi visibile per l'appressarsi da diversi canti li gran mali, gli orribili obbietti di quel nuovo luogo. Così anche il Torelli, dicendo che questa è la vera lezione; imperocchè lo scendere si mostrava dal veder quello che prima gli era nala distanza, e il girare dal vedere cose diverse da parti diverse. Bisogna dunque mettere una virgola avanti la preposizione per. Appresso all'Aldina edizione quella degli Accademici della Cr., la Cominiana, e tutte le moderne ediz. leggono: E udi' poi, che non l'udia davanti-Lo scendere el girar ec. Lo scendere però e il girare non si ode, ma si vede.

scoso per

Il cod. del sig. Poggiali legge come la Nidob., lezione, secondo lui, più pregevole e da preferirsi. — L'una e l'altra lezione può stare, al parer del Biagioli; ma preferisce alla Nidob. quella degli Accademici, perocchè la sensazione che più forte percoteva l'anima del Poeta si era quella che riceveva per l'udito, dovendo egli essere più impressionato dai gran mali, grida e lamenti che udiva da diversi canti, che dai fuochi che in quel

[a] Vedi il Cinon. Partic. 1. 15. [b] Tra gli altri, cinque della Biblioteca Corsini, segnati 605. 608. 609. 610. 1265. [c] Due, tra gli altri, stampati in Venezia nel 1568. e 1578.

Come 'l falcon, ch'è stato assai su l'ali,
Che, senza veder logoro o uccello,
Fa dire al falconiere: oimè tu cali;
Discende lasso, onde si muove snello
Per cento ruote, e da lungi si pone
Dal suo maestro disdegnoso e fello;
Così ne pose al fondo Gerione

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l'immenso spazio in un solo luogo poteva vedere. Il codice Vat. 3199 legge: E vidi poi (che non l'udia davanti — Lo scender) el gridar per li gran mali. Al vidi del testo si sostituisca l'udi', come in margine al detto codice corresse, se pur è vero, il Petrarca, e ne risulterà una lezione splendidissima, a quanto ci pare, e perchè toglie di mezzo ogni ambiguità d'interpretazione, e perchè rende il senso chiarissimo. E volentieri si sarebbe da noi sostituita alla lezione Nidobeatina, se nell'antecedente terzetto non avesse di già detto il Poeta di aver sentiti i pianti; per la qual cosa il gridare qui tanto bene non quadra, questo in natura udir dovendosi prina del pianto.

127 ch'è stato assai su l'ali vale quanto che si è stancato di stare in aria.

128 logoro, richiamo del falco, che è fatto di penne e di cuoio a modo d' un'ala, con che lo falconiere lo suole richiamare girandolo. BUTI, citato dal Vocabolario della Crusca alla voce Logoro. - o uccello, uccello vero, intendi, che mostrato dal falconiere al falco, richiama esso falco meglio che il logoro. 129 Fa dire ec.; ellissi, dovendosi intendere, cala, e fa dire al falconiere: oimè tu cali; adunque non evvi da sperar preda.

130 al 132 Discende lasso, onde (vale al luogo onde), stanco discende a terra, onde si muove, da cui suole, quando si rilascia a predare, muoversi, allontanarsi, snello, agile, per cento ruote, per cento giravolte, e disdegnoso e fello, pieno d'ira e di mal talento, si pone lungi dal suo maestro, dal

falconiere.

133 134 → Così al fondo ne ne pose Gerione, legge l'Ang. E. R. Così ne pose ec.; costruzione e senso: Così Gerione (disdegnoso e fello per aver travagliato senza far preda, solito

A piede a piè della stagliata rocca,
E, discarcate le nostre persone,
Si dileguò, come da corda cocca.

essendo di fare quel viaggio a solo fine di portare dannati colaggiù) al fondo, intendi pervenuto, ne pose a piede, di a cavallo ch'eravamo, ne pose a piede (lo stesso che a piedi. Vedi il Cinonio [a] e il Vocabolario della Crusca) a piè della stagliata rocca, ad imo, al fondo della scoscesa rocca, per roccia (a cagion della rima), balza. Così parmi che possa ragionevolmente spiegarsi il presente passo. Non voglio però dissimularmi assai propenso alla spiegazione del Volpi, →→→ ( a cui s'accosta il Biagioli) che detto sia a piede a piè in forza di superlativo; chè come, cioè, ad esprimere maggiormente vicinanza suol dirsi vicin vicino [b], cosi Dante a maggiormente esprimerne la vicinanza al piede della stagliata rocca, dica a piede a piè. → A piè da piè, legge l'Ang. E. R., A pied'a piè il Vat. 3199. stagliata, grossamente tagliata, quasi scoscesa; rocca per roccia, ed è tutto il circolar muro del gran pozzo. BIAGIOLI. #

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136 Si dileguò, si allontanò; come da corda cocca: corda per arco, e cocca per freccia; e vuol dire : con uguale celerità che si allontana dall'arco la scagliata freccia.

[a] Partic. cap. 3o. 5. [b] Vedi il Vocabolario della Crusca sotto la voce Vicino.

ARGOMENTO

Descrive il Poeta il sito e la forma dell'ottavo cerchio, il cui fondo divide in dieci bolge, nelle quali si puniscono dieci maniere di fraudolenti. Ed in questo canto ne tratta solamente di due: l'una è di coloro che hanno ingannato alcuna femmina, inducendola a soddisfare o a sè medesimi, o ad altrui; e pongli nella prima bolgia, nella quale per pena sono sferzati dai demonj: l'altra è degli adulatori, e questi sono costretti a starsi dentro a un puzzolente sterco.

Luogo è in Inferno detto Malebolge,

I

1 Malebolge. Piaciuto essendo al Poeta di appellar bolge gli spartimenti del presente ottavo cerchio, convenientemente perciò a tutto il complesso de' medesimi impone il nome di Malebolge, che vale quanto cattive bolge.

Il perchè poi voless' egli cotesti spartimenti appellati bolge puossi indovinando pensare per la figura de' medesimi somigliante a quella della bolgia, ossia tasca, lunga, cioè, profonda e stretta; ed insieme per così adattare ai ricettacoli dei fraudolenti il nome di cosa che può per simbolo dell'occultamento e della frode valere.

→→→ Affinchè possa il discente formarsi una giusta ed adeguata idea del luogo in cui ora si ritrova il Poeta, stimiamo opportuno il riportar qui per esteso la descrizione che ce ne offre il Biagioli, chiara quanto importa per l'intelligenza, malgrado l'inesattezza degli usati termini geometrici. - « Adunque » si figuri un vastissimo e profondo pozzo; s'immagini che nel

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