Novelle del Vetala tradotte dal Sanscrito (F. G. FUMI). Tradições portuguezas: Conceito popular das Côres (A. TH. PIRES). Otto canzoni popolari zaratine: I. El conte Anzolin. II. El mariner. --III. Giovanina.-IV. Pati pagai.-V. El pellegrino. - VI. La munegheta.-VII. Il grilo e la formica.-VIII. S. Nicola (P. VILLANIS). Usi nuziali israelitici in Gibilterra. Usi e costumi savojardi e francesi. Di alcune tradizioni popolari su Napoleone I. e sui Bonaparte: I. Il profilo di Napoleone I. II. Napoleone 1. jettatore. III. Una creduta indovina di Napoleone I. IV. Napoleonidi superstiziosi. V. Presagi della campagna di Russia (1812).--VI. Festa pop. pel ritorno di Pio VII in Roma (A. LUMBROSO). Folklore dell' Agricoltura (G. FERRARO). Deuxième Congrès des Traditions populaires à Londres (LOYS BRO poli. La croce processionale di S. Maria Maggiore in Lanciano (Abruzzi). Il mal'occhio in Grecia. Membra umane nelle costru zioni in Asia.- Una leggenda di Aino (G. P.). JACOBS, Celtic Rivista Bibliografica: D'ANCONA, Origine del Teatro Italiano (G. PITRE).- Recenti pubblicazioni. Sommario dei Giornali (G. PITRE). Notizie varie (G. P.). PER LO STUDIO DELLE TRADIZIONI POPOLARI RIVISTA TRIMESTRALE DIRETTA DA G. PITRE E S. SALOMONE-MARINO VOLUME UNDECIMO PALERMO LIBRERIA INTERNAZIONALE CARLO CLAUSEN (GIA L. PEDONE LAURIEL) 1892 Liberma 10-29-24 10332 NOVELLE DEL VETÅLA TRADOTTE DAL SANSCRITO. D ELLA novellistica indiana, di cui l'originalità e l'importanza son note a tutti e specialmente ai demopsicologi, è una raccolta di 25 storielle che si suppongono narrate ad un re animoso da un vetâla, un genio ravvivatore di morti, un lemur chiuso entro un cadavere; indi il titolo della Vetâlapanc'avinçatiká, cioè venticinquina (di novelle) del vetâla. I codici attribuiscono la collezione o a G'ambhaladatta o, e sono i più, a Çivadâsa; il Brockhaus dimostrò che essa è anteriore a Somadeva (ordinatore del Kathâsaritságara « mare dei fiumi delle novelle ») e che però doveva esser costituita prima del duodecimo secolo dell'era volgare. Ma non v'è dubbio che tutte o gran parte delle novelle eran molto più antiche, e una redazione in versi, spesso trascritti e più spesso mal travisati, ebbe a fondamento chi compose per primo la raccolta che ho nominato. Il Lassen ne stampò per primo una racconciatura da tre codici. londinesi nella prima edizione della sua Anthologia Sanscritica; il Gildemeister nelle edizioni 2a e 3a pubblicò le prime cinque novelle sul fondamento dei detti tre codici, ma con emendamenti tratti da altri sei conosciuti dopo e con dotta annotazione critica completata nei due Prooemia. |