La Scuola romana: foglio periodico di letteratura e di arte1886 |
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... Molza ( Sante De Sanctis ) Versi ( G. C. ) Recensione ( L. P. ) - - - IPPOLITO PINDEMONTE DURANTE LE VICENDE POLITICHE DEL SUO TEMPO I. Ippolito Pindemonte ebbe comune coll ' Alfieri l'amore ai cavalli ed ai viaggi . Quelli , ce ne fa ...
... Molza ( Sante De Sanctis ) Versi ( G. C. ) Recensione ( L. P. ) - - - IPPOLITO PINDEMONTE DURANTE LE VICENDE POLITICHE DEL SUO TEMPO I. Ippolito Pindemonte ebbe comune coll ' Alfieri l'amore ai cavalli ed ai viaggi . Quelli , ce ne fa ...
Page 135
... Molza , autore della prima parte di esse , ovvero al Porrino , poeta oggimai immeritamente dimenticato . Il Serassi nella sua pregevole edizione delle Poesie del Molza la vuole di questi ; il Tiraboschi invece nella Biblioteca modenese ...
... Molza , autore della prima parte di esse , ovvero al Porrino , poeta oggimai immeritamente dimenticato . Il Serassi nella sua pregevole edizione delle Poesie del Molza la vuole di questi ; il Tiraboschi invece nella Biblioteca modenese ...
Page 136
... Molza , come attesta Annibal Caro , cui la contessa si confidava ; è tuttavia certo che allora il Molza erasi già innamorato di un'altra donna , Faustina Mancina ; e però non dovea curarsi gran fatto di ritornar sopra a particolari di ...
... Molza , come attesta Annibal Caro , cui la contessa si confidava ; è tuttavia certo che allora il Molza erasi già innamorato di un'altra donna , Faustina Mancina ; e però non dovea curarsi gran fatto di ritornar sopra a particolari di ...
Page 137
... Molza sacrificò fantasia , tempo , salute , ed anche , come ricavasi da una sua lettera al figlio , ogni suo avere . « L'evangelio del figliuol pro- digo , egli scrive , par che sia stato appunto fatto per me , mutando la persona del ...
... Molza sacrificò fantasia , tempo , salute , ed anche , come ricavasi da una sua lettera al figlio , ogni suo avere . « L'evangelio del figliuol pro- digo , egli scrive , par che sia stato appunto fatto per me , mutando la persona del ...
Page 138
... Molza dice : E quando il giorno ferve e quando gela E il Porrino : E quando il giorno avvampa , quando agghiaccia E altrove il primo : e il secondo : in quel celeste e chiaro viso Ogni arte consumò per farsi onore Il gran re delle ...
... Molza dice : E quando il giorno ferve e quando gela E il Porrino : E quando il giorno avvampa , quando agghiaccia E altrove il primo : e il secondo : in quel celeste e chiaro viso Ogni arte consumò per farsi onore Il gran re delle ...
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Common terms and phrases
Abaritte affetti Agamennone alcuni altre amici Annibal Caro antichi assai autori avea bello buon Burgundia Cancellieri Caro certo ch'io chè Cicerone civile Clitennestra Coefore concetto coro credo Crimilde cristianesimo cuore Diario dice dire dogmi Eschilo esso Eumenidi eziandio fede filosofia forma Francesco Maria Molza GIACOMO GIRI giova Giulia Gonzaga gran greco guisa immagini innanzi insegnamento Ippolito Pindemonte italiani latino legge Leonardo Antonelli letteraria letteratura lettere libro lingua luogo medesimo mente Molza Monti morte niuno nuovo opere Orazio Oreste Orvino P. E. CASTAGNOLA parole passo pensiero Pietro Giordani piglia Pindemonte poco poema poesia poeta popolo Porrino possa Priapo principio proprio prosa pubblica pure ragione religione positiva riforma cattolica scienza scritti scrittori scrivere scuole secolo senso religioso sentimento Settele Sigfrido signor sonetto sostantivo stampe stile storia studio Terenzio Mamiani tipografi del Senato tragedia troppo trovato umana vedere Vergilio vero versi virtù vocaboli zione
Popular passages
Page 178 - Ulta virum, poenas inimico a fratre recepi: „Felix, heu nimium felix, si litora tantum „Numquam Dardaniae tetigissent nostra carinae ! " Dixit et, os impressa toro, „Moriemur inultae; „Sed moriamur ! " ait : „sic, sic iuvat ire sub umbras.
Page 243 - Converti enim ex Atticis duorum eloquentissimorum nobilissimas orationes inter seque contrarias, Aeschinis et 2 Demosthenis ; nee converti ut interpres, sed ut orator, sententiis isdem et earum formis tamquam figuris, verbis ad nostram consuetudinem aptis. In quibus non verbum pro verbo necesse habui reddere, sed genus omne 3 verborum vimque servavi.
Page 178 - Dulces exuviae, dum fata deusque sinebant, accipite hanc animam, meque his exsolvite curis. Vixi, et, quem dederat cursum fortuna, peregi, et nunc magna mei sub terras ibit imago. Urbem praeclaram statui ; mea moenia vidi ; 655 ulta virum, poenas inimico a fratre recepi ; felix, heu nimium felix, si litora tantum numquam Dardaniae tetigissent nostra carinae...
Page 170 - How small, of all that human hearts endure, That part which laws or kings can cause or cure.
Page 98 - Atlanticum impune : me pascunt olivae, 15 me cichorea levesque malvae. frui paratis et valido mihi, Latoe, dones et, precor, Integra cum mente nec turpem senectam degere nec cithara carentem.
Page 244 - ... mai né tanto dotto né tanto eloquente, che esercitasse M. Muzio in composizioni fatte e composte di proprio ingegno, ma sempre traducesse di latino in volgare qualche prosa di Cicerone, correggendo poi le composizioni del putto con le istesse parole di quel divinissimo scrittore; perché, tenendo questa via, era quasi impossibile che il putto non facesse un mirabile profitto, empiendosi l'orecchie e l'animo di sensi...
Page 93 - Transeat ante meos turba togata pedes. Sex superant versus : te, qui ad vadimonia curris, Non moror : haec spatiis ultima meta meis.
Page 122 - E nelle menti, ch' é il peggior de' guai, Ben confondonsi e mal, colpa e virtude. Io fra taciti boschi, acque sonanti, Valli secrete, inarborati asili, Fra soavi riposi, ozi tranquilli, Fra i buoni agricoltor, fra l' innocente Popol degli augelletti e degli armenti, E in compagnia delle celesti Muse, Questa vivrò che mi concede il fato, Secura, erma, pensosa, e di piaceri Melanconici sparsa, oscura vita. Chi mai puote abbastanza in...
Page 124 - L'Italia, che piangea forte e gridava: Sia felice chi il può: poca in me resta Speme che a mutar s'abbia il mio destino. Che far poss'io fin che su cento piagge, Sovra l'Adda, sul Po, Tebro e Sebeto, Ed or sul flutto d'Adria, or sul Tirreno Star deggio ed in alcun non esser loco? Fin che tante parlar lingue degg'io, Tante seguir leggi ed usanze e tanti Scettri trattar nè averne alcuno'?