Nostra maggior musaG. C. Sansoni, 1921 - 263 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
1º giugno alcun amore antichi Assisi battistero di Pisa beati Beatrice Belacqua bella donna bolgia Bolland Bonaventura Bonifazio Bullettino della Soc buon cacume canto certo ché chiaro Chiesa cielo Città di Castello Commedia commento compagni contessa Convivio Cosmo credere Cristo D'Ovidio Dante dice dire divina dolce domenicani Domenico DONIZONE ediz fede fiorentino Firenze francescani Francesco d'Assisi frati Giornale dantesco Giovanni gloria gran innanzi intendere Itaca l'altro l'anima legge lodi LUIGI ROCCA luogo maestro mare Matelda mirabile mondo monte morte mostra Niccolò nome nuova pagg papa Paradiso terrestre parole Pietra di Bismantova Pietro poeta Povertà Purg Purgatorio quod ragione Rassegna ricordi SABATIER salire Sansoni santo secolo segg Signora di Canossa simbolo simoniaci soave sposa storico studi Taddeo terra Tommaso Ubertino Ubertino da Casale Ulisse UMBERTO COSMO Vedi verso Virgilio virtú visione volle
Popular passages
Page 149 - Chi dietro a iura, e chi ad aforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare, e chi civil negozio; chi nel diletto della carne involto s'affaticava, e chi si dava all'ozio, quando, da tutte queste cose sciolto, con Beatrice m'era suso in ciclo cotanto gloriosamente accolto.
Page 25 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 46 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi, mormorando, Pur come quella , cui vento affatica : Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua, che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse: Quando 90 Mi diparti...
Page 100 - Nell' ora, credo, che dell' oriente Prima raggiò nel monte Citerea, Che di foco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e cantando dicea: Sappia, qualunque il mio nome domanda, Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m...
Page 7 - O Simon mago, o miseri seguaci, Che le cose di Dio, che di bontate Deono essere spose, voi rapaci Per oro e per argento adulterate; Or convien che per voi suoni la tromba, 5 Perocchè nella terza bolgia state. Già eravamo alla seguente tomba Montati, dello scoglio in quella parte, Ch' appunto sovra il mezzo fosso piomba.
Page 18 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Page 47 - Perigli siete giunti all' occidente A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch' è del rimanente Non vogliate negar l' esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 214 - Dei, addimandò, ma contro al mondo errante licenza di combatter per lo seme del qual ti fascian ventiquattro piante. Poi con dottrina e con volere...
Page 151 - ... al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi ' U' ben s' impingua ', e là u' dissi ' Non surse il secondo '; e qui è uopo che ben si distingua. La provedenza, che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogni aspetto creato è vinto pria che vada al fondo, però ch' andasse ver lo suo -diletto la sposa di colui ch...
Page 218 - E tosto si vedrà de la ricolta de la mala coltura, quando il loglio si lagnerà che l'arca li sia tolta. Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio nostro volume, ancor troveria carta u' leggerebbe «I' mi son quel ch'i