La divina commedia, Volume 1A spese di F. Dienemann e comp., 1804 |
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... color , che son contenti Nel fuoco ; perchè speran di venire , Quando che sia , alle beate genti : Alle qua ' poi se tu vorrai salire , Anima fia a ciò di me più degna : Con lei ti lascerò nel mio partire . Che quello ' mperador , che ...
... color , che son contenti Nel fuoco ; perchè speran di venire , Quando che sia , alle beate genti : Alle qua ' poi se tu vorrai salire , Anima fia a ciò di me più degna : Con lei ti lascerò nel mio partire . Che quello ' mperador , che ...
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... vegga porta di San Pietro , slos zum para drop of . ( 5 ) { $ bg ) E color , che tu fai cotanto mesti . Allor si mosse , ed io li tenni dietro . CANTO QUART O. Corpio I Ambe ) 44.148 . 1 21 9 In tutte parti impera, e quivi regge: ...
... vegga porta di San Pietro , slos zum para drop of . ( 5 ) { $ bg ) E color , che tu fai cotanto mesti . Allor si mosse , ed io li tenni dietro . CANTO QUART O. Corpio I Ambe ) 44.148 . 1 21 9 In tutte parti impera, e quivi regge: ...
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... color , che son sospesi ; 1,25-29 , 40-42 . E Donna mi chiamò beata e bella , Bean ze 4 Tal che di comandare i̇ ' la richiesi . Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana / 7 Con angelica voce , in sua ...
... color , che son sospesi ; 1,25-29 , 40-42 . E Donna mi chiamò beata e bella , Bean ze 4 Tal che di comandare i̇ ' la richiesi . Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana / 7 Con angelica voce , in sua ...
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... color mi fui accorto , Dissi : Come verrò , se tu paventi , Che suoli al mio dubbiare esser conforto ? Ed egli a me : L'angoscia delle genti , Che son qua giù , nel viso mi dipigne Quella pietà , che tu per tema senti . Andiam , che la ...
... color mi fui accorto , Dissi : Come verrò , se tu paventi , Che suoli al mio dubbiare esser conforto ? Ed egli a me : L'angoscia delle genti , Che son qua giù , nel viso mi dipigne Quella pietà , che tu per tema senti . Andiam , che la ...
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... color che sanno , 132 Seder tra filosofica famiglia : Tutti l'ammiran , tutti onor gli fanno . Quivi vid ' io e Socrate e Platone , Che ' nnanzi agli altri più presso gli stanno ; Democrito , che ' l mondo a caso pone , Diogenes ...
... color che sanno , 132 Seder tra filosofica famiglia : Tutti l'ammiran , tutti onor gli fanno . Quivi vid ' io e Socrate e Platone , Che ' nnanzi agli altri più presso gli stanno ; Democrito , che ' l mondo a caso pone , Diogenes ...
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Acheronte Alberico alcun Alichin Allor altra altrui anime appresso ARGOMENTO Arno assai avea Barbariccia Bertram dal Bornio bolgia buon maestro CANTO DECIMO CANTO VIGESIMO Cerbero cerchio Ch'i ciascun ciel Ciriatto collo colui convien costa cotal cotanto Dante dietro dimanda dimmi Dimon dinanzi dissi distese divina Commedia dolente dolor drizzò duca duol eran eterno faccia favella fece Fialte fiamma fiera Flegetonta Flegias fossi fummo gente Gerione giace giuso Graffiacan gran gridò guarda l'altro l'ombre lagrime lasso levò Libicocco loco lunga luogo Malacoda Malebranche Michel Zanche misero mondo morte mosse nferno nvidia occhi omai parea parlar parole passo peccator petto piange pianto piè piedi poco poema poeta Poscia pria quà quei Quivi ripa Rispose Rubicante sangue sanza scoglio selva spirto suso Tebe terra tosto TRIGESIMO trista veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio viso volse volto
Popular passages
Page 16 - PER me si va nella città dolente : Per me si va nell' eterno dolore : Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate, La somma Sapienza e il primo Amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne ; ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate." Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta ; Per eh' io : Maestro, il senso lor m
Page 36 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 6 - 1 lungo studio, e '1 grande amore, Che m' han fatto cercar lo tuo volume. Tu se' lo mio maestro, e '1 mio autore: Tu se' solo colui, da cu' io tolsi Lo bello stile, che m
Page 113 - Quando a' vapori, e quando al caldo suolo. Non altrimenti fan di state i cani Or col ceffo, or col piè, quando son morsi O da pulci, o da mosche, o da tafani.
Page 137 - Quell' altro che ne' fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente Delle magiche frode seppe il gioco. Vedi Guido Bonatti, vedi Asdente, Che avere inteso al cuoio ed allo spago Ora vorrebbe, ma tardi si pente. Vedi le triste che lasciaron l' ago, La spuola e il fuso, e fecersi indivine; Fecer malìe con erbe e con imago.
Page 130 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 2 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 31 - 1 duca mio a lui : « Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare ; vuoisi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare ». Ora incomincian le dolenti note af armisi sentire; or son venuto là dove molto pianto mi percote.
Page 48 - Ed io, che di mirar mi stava inteso, Vidi genti fangose in quel pantano, Ignude tutte e con sembiante offeso. Questi si percotean, non pur con mano, Ma con la testa, col petto e co' piedi, Troncandosi coi denti a brano a brano.
Page 35 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?