Page images
PDF
EPUB

La notte, ch' io passai con tanta pièta. 22 E come quei che, con lena affannata, Uscito fuor del pelago alla riva,

Si volge all' acqua perigliosa, e guata: 25 Così l'animo mio, ch' ancor fuggiva, Si volse 'ndietro a rimirar lo passo,

Che non lasciò giammai persona viva. 28 Poi ch'ebbi riposato 'l corpo lasso,

Ripresi via, per la piaggia diserta,

Si che'l piè fermo sempre era'l più basso ; 31 Ed ecco, quasi al cominciar dell' erta Una lonza leggiera e presta molto, Che di pel maculato era coperta: 34 E non mi si partía dinanzi al volto: Anzi 'mpediva tanto 'l mio cammino, Ch'i' fui, per ritornar, più volte, volto. Ꭵ 37 Temp' era dal principio del mattino;

E'l Sol montava 'n su con quelle stelle,
Ch'eran con lui, quando l'amor divino

SESSA

21 Pieta. Il Landino distingue Pietà per compassione; e Pièta, per lamento. Il Tasso postilla: Forse non vera distinzione. Pièta, presso il Petrarca, per compassione: << Mirandomi, et oh! pièta : « Già terra in fra le pietre. 29 Ripresi via senza l'arti colo.

33 Pelo macchiato poteva dire, e sceglie la voce Latina, forse più sonora qui.

DA FINO

21 Pieta, compassione.
22 Comparazione.
27 Che uccide ognuno.
30 Il più basso, salendo.
36 Volte, volto, bisticcio.
37, 40 Descrizione.

40 Mosse da prima quelle cose belle, Sì ch'a bene sperar m'era cagione Di quella fera la gajetta pelle, 43 L'ora del tempo, e la dolce stagione: Ma non sì, che paura non mi desse La vista, che m' apparve, d'un leone. 46 Questi parea che contra me venesse Con la test' alta, e con rabbiosa fame, Sì che parea che l'aer ne temesse : 49 Ed una lupa, che di tutte brame Sembiava carca, con la sua magrezza, E molte genti fe' già viver grame. 52 Questa mi porse tanto di gravezza, Con la paura, ch'uscía di sua vista, Ch'i' perdei la speranza dell' altezza. 55 E quale è quei, che volentieri acquista, E giugne 'l tempo, che perder lo face, Che'n tutti i suoi pensier piange, e s'attrista:

58 Tal mi fece la bestia, senza pace,

Che venendomi incontro, a poco a poco,

GIOLITO

53 Paura in significato at

53 Con la paura, paura tivo per terrore.

attivo.

SESSA

46 Venesse, v. r. (*)

(") Quando si trovano queste due lettere v. r. significa che la voce è richiama. ta nel margine dell' edizione del Sessa.

[ocr errors]

42 Gajetta, leggiadra.
49, 50 Desiderava ogni

cosa.

51 Grame, scontente. 55 al 57 Comparazione.

Mi ripingeva là dove 'l Sol tace. 61 Mentre ch'i' rovinava in basso loco,

Dinanzi agli occhi mi si fu offerto

Chi, per lungo silenzio, parea fioco. 64 Quando i' vidi costui nel gran diserto, Miserere di me, gridai a lui,

Qual che tu sie, od ombra, od uomo certo. 67 Risposemi: Non uomo: uomo già fui, E li parenti miei furon Lombardi,

E Mantovani per patria amendui.
70 Nacqui SUB JULIO, ancorché fosse tardi,
E vissi a Roma sotto 'l buono Augusto,
Al tempo degli Dei falsi e bugiardi.
73 Poeta fui, e cantai di quel giusto

Figliuol d' Anchise, che venne da Troja,
Poichè 'l superbo Ilion fu combusto.
76 Ma tu, perchè ritorni a tanta noja?
Perchè non sali il dilettoso monte,

Ch'è principio e cagion di tutta gioja?

[blocks in formation]

79 Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar si largo fiume? Risposi lui, con vergognosa fronte. 82 Oh degli altri poeti onore e lume,

Vagliami'l lungo studio, e 'l grande amore, Che m' han fatto cercar lo tuo volume. 85 Tu se lo mio maestro, e 'l mio autore: Tu se solo colui, da cu' io tolsi

Lo bello stile, che m' ha fatto onore. 88 Vedi la bestia, per cu' io mi volsi: Ajutami da lei, famoso saggio, Ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi. 91 A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d' esto luogo selvaggio. 94 Che questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo 'mpedisce, che l' uccide. 97 Ed ha natura sì malvagia e ria,

Che mai non empie la bramosa voglia, E, dopo 'l pasto, ha più fame che pria. 100 Molti son gli animali, a cui s'ammoglia,

[blocks in formation]

E più saranno ancora, infin che 'l Veltro Verrà, che la farà morir di doglia. 103 Questi non ciberà terra, nè peltro, Ma sapienza, e amore, e virtute,

E sua nazion sarà tra Feltro e Feltro: 106 Di quell'umile Italia fia salute,

Per cui morío la vergine Cammilla, Eurialo, e Turno, e Niso di ferute: 109 Questi la caccerà per ogni villa,

Fin che l'avrà rimessa nello 'nferno, Là onde 'nvidia prima dipartilla. 112 Ond' io, per lo tuo me', penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui, per luogo eterno, 115 Ov'udirai le disperate strida, Vedrai gli antichi spiriti dolenti,

[blocks in formation]
« PreviousContinue »