La voce di Carly"Sono una bambina autistica ma l'autismo non definisce chi sono o come vivrò la mia vita. Ho incontrato tante difficoltà ma lentamente e con determinazione sto superando tutti gli ostacoli che mi trovo di fronte. Tanti sono i giorni in cui penso che forse sarebbe più facile mollare che continuare a combattere. Ma se mi arrendessi, se smettessi di lottare, che cosa resterebbe di me? Se potessi dire alla gente una sola cosa sull'autismo sarebbe che non voglio essere fatta così però lo sono. Perciò non vi arrabbiate, siate comprensivi. Credo che alle persone non piacciano le cose che non sono come loro o che sembrano buffe. Ma non siamo tutti uguali e perché dovremmo volerlo?" I medici danno poche speranze alla piccola Carly: all'età di due anni è affetta da una forma molto grave di autismo e non sarà mai in grado di parlare. La sua intelligenza non supererà mai quella di un bambino piccolo. La famiglia non si dà per vinta e la fa seguire dai migliori terapisti eppure la bimba non sembra migliorare. Poi, un giorno, avviene il miracolo, Carly si siede davanti alla tastiera di un computer e scrive: "Aiuto, male ai denti"... Da quel momento la sua vita e quella di tutte le persone attorno a lei cambia completamente. Carly inizia a "parlare" e non smette più, dando così voce a quel mondo inaccessibile che è chiuso dentro ogni bambino autistico. |
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